UN PERCORSO DI RETROGUARDIA DELL’ARTE CHE SI PONE COME CONTROPIEDE ARTISTICO TRA LO STILE CLASSICO DEL XX SECOLO E UNA NUOVA AVANGUARDIA NELL’ARTE CONTEMPORANEA ITALIANA
GABRIELE ALTOBELLI
Fare Arte permette di avere uno sguardo diverso sulla propria vita e sull’ambiente circostante.
Permette ancora, di muoversi, iniziando un viaggio non programmato, inaspettato.
Proietta nella dimensione infinita dello Spazio-Tempo dove ogni azione, ogni gesto, ogni pensiero risulta fortemente arricchito e nutrendo quanti possiedono la mirabile capacità di lasciarsi penetrare dal grande fascino dell’immaginazione.
La materia è conduttrice di magia. Genera una forma speciale di energia.
Praticare l’uso dell’osservazione, dell’ascolto, del silenzio, della fermezza meditativa, della lentezza formale, assoluta, permette la comprensione dell’arte con noi stessi e la condivisione dell’artista con il mondo.
Al contrario, può generare malessere, incomprensione, irritazione e chiusura a causa della propria incapacità di accettare una naturale propria non inclinazione a comprendere e quindi a riconoscere l’arte come elemento di comunicazione e l’artista come suo solo mediatore.